Noi quando parliamo di Giardiniere Milano possiamo avere in mente figure quali l. villoresi al parco di monza, a. le notre a versailles, j. graefer a caserta, uomini che per le loro capacità e per i risultati ottenuti sono rimasti nella storia.

Purtroppo al giorno d’oggi il giardiniere è un lavoro che viene molto spesso sottovalutato, tendiamo a utilizzare il termine ‘giardiniere’ per figure poco specializzate, quali gli addetti alla manutenzione del verde, che tagliano l’erba nel giardino condominiale o nella rotonda spartitraffico del comune .il rischio di fare confusione è molto comune, e anche volendo, non è facile fare ordine. il giardiniere sta ad indicare una persona che sa fare il suo mestiere, dotato di competenze, esperienze, dinamismo, capacità di aggiornamento e non è un operaio che, nonostante maneggi con competenza gli attrezzi del mestiere, tratta le piante come il fabbro tratta l’incudine. i vecchi giardinieri, erano probabilmente figli d’arte, si tramandavano il mestiere di generazione in generazione e acquisivano capacità e competenze sul campo, sotto la guida di capi anziani esperti; pochi di loro potevano vantare titoli di studio quali diplomi e lauree, ma le capacità e la maturità professionale erano acquisite poco alla volta attraverso l’esercizio, l’emulazione e il maturare dell’esperienza.
oggi ci troviamo in un periodo di grande confusione, in cui c’è sempre meno competenza e sempre meno voglia di imparare e mettersi in gioco. un periodo nel quale tutti possono fare tutto, e tutti si sentono bravi in quello che fanno, senza l’umiltà di capire che nel lavoro del giardiniere, come in tutti i lavori, c’è sempre da imparare. potremmo tentare di fare chiarezza definendo cosa non è un giardiniere: non è un architetto, non è un botanico, non è un ingegnere, non è un pedologo/geologo, non è un paesaggista, non è un taglialegna, non è un filosofo né un poeta. allora cos’è un giardiniere? un giardiniere è una persona competente che ama le piante e che opera per la loro sopravvivenza, anche per le più scassate e le più acciaccate, in particolare se rappresentano un ricordo, un pezzo di vita, un pezzo di storia, un luogo o un avvenimento particolare; conosce profondamente il mondo vegetale e le sue relazioni con l’ambiente; non ha timore di immergere le mani in acqua o nella terra perché le piante non sono fatte solo di bei fiori ma sono organismi viventi con le radici nel terreno.
l giardiniere ha il gusto del bello, delle forme armoniose, delle scenografie emozionanti; è in grado di distinguere una fornitura di piante di prima scelta rispetto a piante di scarto, e non acquista una fornitura da un vivaio specifico solo perché gli fa comodo, ma perché coltiva con determinati standard qualitativi. il giardiniere lavora costantemente con materiale vegetale, materia vivente che ogni giorno fa perdere di vista le certezze. il giardiniere sa che il giardino è un luogo di trasformazione, dove ogni elemento muta nel corso del tempo, e per questo tutto ciò che facciamo, non è mai un’opera compiuta e finita, ma è in continuo divenire. la vera arte sta nel porsi di fronte al giardino con molta umiltà e rispetto, bisogna comprendere l’essenza di un luogo e riportarla allo splendore, lavorando con la natura e non contro di essa
L’albero è espressione di una vita, ovviamente diversa da quella degli umani, ma sempre strettamente ad essa correlata; inoltre un semplice albero vecchio, non solo è simbolo di vita ma è anche rifugio di vita, per uccelli, insetti, roditori e tanti altri ospiti che arricchiscono la biodiversità dell’ambiente urbano.